Il mio progetto

Il mio progetto punta a migliorare le condizioni di vita nella mia città: Caserta. Lo farà dal punto di vista dei servizi e dei trasporti, riducendo la presenza di CO2 e diminuendo i gonfi tassi di mortalità prematura nella mia terra. 

Stato attuale

A Caserta la mobilità dipende quasi esclusivamente dai trasporti privati e da pochi servizi regionali, con un’assenza totale di una rete comunale strutturata. Questa carenza ha penalizzato duramente la qualità della vita dei cittadini, portando la provincia al 101° posto in Italia per vivibilità nel 2024. L’uso massiccio di auto private e combustibili fossili ha inoltre aggravato il livello di smog, aumentando i rischi per la salute respiratoria. La città è oggi priva di spazi e servizi pubblici moderni e accessibili. Il mio progetto nasce proprio per ripensare la viabilità urbana, valorizzando il trasporto collettivo e ridisegnando un tessuto urbano efficiente e sostenibile, anche per le frazioni più periferiche. 

 

Proposta 

Il progetto nasce dall’urgenza di dotare Caserta di un sistema di trasporto pubblico più esteso, efficiente, ecologico e realmente accessibile. In linea con l’Obiettivo 12 dell’Agenda 2030 – “consumo e produzione responsabili” – ho immaginato una rete integrata che tenga conto delle criticità territoriali, come la scarsità di fondi, le tempistiche limitate, la geologia locale e il numero contenuto di utenti.

La proposta prevede l’introduzione di una metropolitana leggera sotterranea basata su gallerie a sezione ridotta, ispirate al modello sperimentato dalla The Boring Company di Elon Musk a Los Angeles: una tecnologia già esistente ma altamente innovativa, perfettamente adattabile alla realtà casertana.

A completare il sistema, suggerisco l’attivazione di una linea tranviaria di superficie da nord a sud e la creazione, presso le fermate, di hub per la micromobilità (bici, monopattini e altri mezzi ecologici), per garantire un trasporto intermodale e a basso impatto ambientale.

Linea tranviaria 

Il cuore del progetto di mobilità urbana proposto è una linea ferrotranviaria a doppio circuito, capace di collegare il nord e il sud della città con 15 fermate strategiche lungo un percorso complessivo di 8 km (4 km per tratta).

Questa infrastruttura è pensata per essere:

  • Efficiente, con 5 tram attivi, 1 di riserva, e 6 corse/ora.

  • Ecologica, con mezzi elettrici a basso impatto ambientale.

  • Accessibile, grazie a biglietti gratuiti per i primi 2 anni e agevolazioni permanenti per under 16 e over 65.

Ogni fermata sarà un hub di mobilità integrata, con mezzi di micromobilità sostenibile (bici, monopattini) e collegamenti con il sistema di gallerie sotterranee ispirato al modello The Boring Company. Tra le fermate principali: Piazza Pitesti, Via Roma, Via Ferrarecce, Centro Sportivo Santa Commaia, Via Appia, e connessioni con San Nicola la Strada.

Con una portata media stimata di 39.000 passeggeri al giorno e tempi di attesa ridotti a 10 minuti, il progetto mira a decongestionare il traffico, ridurre lo smog e riqualificare la vivibilità urbana.

Il costo complessivo stimato è di 400 milioni di euro, con tempistiche di realizzazione tra i 4 e i 5 anni, nel rispetto dell’Obiettivo 12 dell’Agenda 2030.

Tunnel sotterranei

Il progetto prevede la costruzione di una linea sotterranea a doppio circuito, lunga circa 9 km, formata da due tunnel paralleli scavati con tecnologia TBM (Tunnel Boring Machine) a bassa invasività. La rete sarà composta da 5 stazioni strategiche: Caserta Nord, Reggia di Caserta, Istituto Sacro Cuore, Altare ai Caduti e Nuovo Policlinico. Alcune stazioni riutilizzeranno parcheggi sotterranei già esistenti, altre ne prevedranno di nuovi con aree di sosta in superficie. La linea funzionerà con convogli autonomi da 3–4 veicoli a bassa capienza (12–16 passeggeri), e potrà adottare due configurazioni:

  • Veicoli elettrici: economici (125.000 € per veicolo), ricaricabili di notte con un’autonomia di 200–250 km.

  • Veicoli a idrogeno: più innovativi, con autonomia di 350–400 km, rifornimento rapido e costo unitario di 300.000 €.

Le tempistiche di realizzazione sono stimate in 4 anni (tra progettazione, scavo, costruzione stazioni e collaudo). I costi complessivi (Capex) variano da 180 a 192 milioni di euro, a seconda della variante scelta. I costi operativi annuali(Opex) vanno da 4,9 a 5,8 milioni di euro. Due parcheggi di superficie, presso Caserta Nord e il Policlinico, garantiranno 600 posti auto e genereranno circa 288.000 € all’anno per il Comune, grazie a una tariffa di 2 €/giorno o abbonamento annuale. Dopo due anni di gratuità per tutti, il servizio resterà gratuito per under 16 e over 65, con un costo simbolico di 1,30 € per gli adulti. La linea potrà trasportare fino a 10.000 passeggeri al giorno, con una stima realistica di 7.500 utenti giornalieri e ricavi annui superiori a 3,5 milioni di euro. Questa infrastruttura rappresenta un salto tecnologico e ambientale per Caserta, con benefici diretti su traffico, inquinamento e qualità della vita urbana.

Integrazione trasporto pubblico 

Il progetto di mobilità sostenibile per Caserta, oltre alla metropolitana leggera e alla linea tranviaria, prevede il potenziamento del trasporto pubblico comunale con 60 autobus ecologici (elettrici o a idrogeno) e una rete di micromobilità con biciclette, monopattini e motorini, tutti di proprietà comunale. L’obiettivo è ridurre la dipendenza dalle auto private e dai mezzi regionali, promuovendo alternative più economiche e rispettose dell’ambiente. Gli autobus collegheranno i punti chiave della città, comprese 5 fermate strategiche esterne al centro, con una capacità complessiva di oltre 387.000 passeggeri al giorno. Il biglietto sarà gratuito per i primi due anni e resterà gratuito per under 16 e over 65. I mezzi elettrici sono meno costosi (30 milioni), ma con minore autonomia; quelli a idrogeno richiedono più investimenti (60 milioni), ma garantiscono prestazioni migliori e zero emissioni. Il sistema di micromobilità includerà 250 bici, 150 monopattini e 100 motorini, distribuiti in 12 stazioni strategiche. Il costo totale è di circa 1 milione di euro, con tempi di attuazione pari a un anno. Ogni mezzo sarà utilizzabile più volte al giorno, per un totale annuo di oltre 565.000 viaggi. Anche in questo caso, l’uso sarà gratuito per due anni e poi agevolato. 

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